Il progetto prende spunto dalla ricerca visiva e concettuale dell’artista Edoardo Pisano ed è finalizzato a esplorare, attraverso il suono, il tema dell’Eclissi. Tematica al centro della mostra dell’artista napoletano d’origine e toscano d’adozione.
Progetto elettronico realizzato in collaborazione con Paolo Termini e Luigi Turaccio concretizzatosi con la realizzazione di un CD abbinato al catalogo e una performance live in occasione dell’inaugurazione della mostra.
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Comunicato stampa inaugurazione Mostra ad Arezzo 30 Maggio – 13 Giugno 2013 Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo:
ECLISSI
La forma dell’ombra
Edoardo Pisano
Dal 30 maggio al 13 giugno 2013
Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo
A cura di Matilde Puleo
Inaugurazione giovedì 30 maggio h. 17,30
Perfomance musicale di Damiano Meacci, Paolo Termini e Luigi Turaccio
Giovedì 30 maggio si inaugura «Eclissi», la mostra di Edoardo Pisano, artista napoletano d’origine e toscano d’adozione, realizzata col patrocinio della Provincia di Arezzo. Risultato di un progetto nel quale l’ombra è parte integrante di una vasta inquietudine – che allude alla faccia oscura della luna e all’altro lato della personalità – l’Ombra qui indagata è da intendersi come mistero di un’identità che è sempre meno definibile e certa.
Il progetto, a cura di Matilde Puleo, si configura come uno scambio multidisciplinare fra musica, letteratura e arte visiva, teso a verificare come e quanto l’antico tema dell’ombra continui a riproporre le sue suggestioni anche nella contemporaneità. Dall’antico Egitto fino alle leggende popolari, l’ombra si presenta come parte segreta o dimensione tenebrosa della realtà, e prova di un incantesimo in atto.
Una mostra che indaga su questo affascinante tema e che vede Arezzo come la prima di una serie di tappe, non può non essere aperta allo scambio e alla contaminazione tra microspazi di letteratura e musica, concepite e realizzate ad hoc da parte di performer eclettici della scena alternativa/elettronica napoletana e non, come Damiano Meacci, Paolo Termini e Luigi Turaccio. Qui, il nulla dell’ombra diventa parte integrante dell’opera di musicisti e scrittori che, come Raffaele Giannetti, sono in grado sia di evocare che di tradire.